“Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità”
OBIETTIVO
L’intervento è finalizzato al miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolari ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea. Nel contempo è volta a favorire la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 e di altri sistemi ad alto valore naturalistico quali, Parchi, Riserve e corridoi ecologici, nonché perla salvaguardia di aree con vincoli specifici.
DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria dell’Operazione 4.4 c per l’intero periodo di programmazione 2014-2020 è pari a € 30.000.000,00 di spesa pubblica, di cui quota FEASR € 18.150.000,00.
SOGGETTI BENEFICIARI
I soggetti che ne possono beneficiare sono:
- Agricoltori singoli eassociati;
- Associazioni temporanee di scopo (ATS) costituite tra agricoltori (singoli o associati), e/o Enti gestori del territorio;
- Altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi.
Nel caso di beneficiari Pubblici e/o Organismi di diritto pubblico, per tutte le fasi dell’operazione deve essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Gli ambiti di intervento si suddividono in 2 categorie:
- “Interventi per la conservazione della biodiversità e per la valorizzazione del territorio”;
- “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità”.
Nel primo caso (1) vengono ammessi i seguenti investimenti:
- Investimenti di recupero, creazione e ripristino di biotopi, habitat naturali e naturalistici terrestri, acquatici e ripariali mediante interventi di rinaturalizzazione e anti erosivi;
- Investimenti finalizzati alla sosta della fauna stanziale e migratoria, creazione di siti di nidificazione della fauna selvatica, formazioni vegetali ripariali autoctone;
- Strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica come manufatti indirizzati al riparo delle specie selvatiche vertebrate ed invertebrate o passaggi sicuri per la fauna In tutte le superfici aziendali;
- Investimenti di ingegneria naturalistica, necessari per motivi ambientali;
- Creazione di boschetti, macchia mediterranea;
- Impianto di fasce di vegetazione, comprese le siepi, costituite da essenze autoctone o storicamente presenti nei territori interessati finalizzate alla conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità;
- Conservazione di alberi isolati o in filare;
- Ripristino di zone umide, bivieri, laghetti e stagni.
Mentre nel secondo caso (2) vengono ammessi gli investimenti che prevedono la realizzazione dei percorsi didattico-naturalistici attraverso la costruzioneo il ripristinodi sentieri, stazioni informative, segnaletica e cartellonistica, punti di approvvigionamento di acqua e di luoghi di sosta per i fruitori, punti di osservazione di specie animali e vegetali (bird-watching)
INTENSITÀ AGEVOLAZIONE
L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute.
Gli agricoltori singoli potranno presentare un progetto che preveda una spesa massima di 150 mila euro, mentre per gli agricoltori in forma associata il progetto non potrà prevedere una spesa superiore a 250 mila euro. Per le ATS, invece, il limite di investimento è di 400 mila euro.
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